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Perché le aziende devono conoscere la NIS2, la nuova direttiva europea sulla cybersicurezza

La protezione digitale non è mai stata così importante come oggi. Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia crescente per le infrastrutture critiche, le aziende e le istituzioni pubbliche, rendendo essenziale una normativa unificata e aggiornata a livello europeo. La Direttiva NIS2 (Network and Information Security 2) è il nuovo strumento legislativo dell’Unione Europea per affrontare queste sfide, rafforzando la sicurezza informatica e migliorando la cooperazione tra gli Stati membri.

In Italia, la NIS2 è entrata in vigore il 16 ottobre 2024 e stabilisce una serie di regole e obblighi per le imprese e le organizzazioni pubbliche. Questo articolo fornisce una guida dettagliata su cosa prevede la direttiva, quali sono i settori coinvolti, le scadenze principali e le implicazioni per le aziende.

NIS2: Un aggiornamento necessario per un mondo più digitale

La NIS2 sostituisce la precedente Direttiva NIS del 2016, ampliandone il raggio d’azione e rendendo più stringenti i requisiti di sicurezza. L’evoluzione della normativa è stata dettata da eventi globali che hanno evidenziato la vulnerabilità delle infrastrutture digitali, come la pandemia da Covid-19 e i conflitti geopolitici, tra cui l’invasione russa dell’Ucraina.

L’obiettivo della direttiva è duplice:

  • Rafforzare le difese cibernetiche nei settori chiave dell’economia e della società.
  • Garantire un alto livello di cooperazione tra gli Stati membri per prevenire e gestire minacce informatiche su larga scala.

Chi è coinvolto: i settori interessati

La NIS2 amplia significativamente il numero di settori coinvolti, includendo sia aziende private che organizzazioni pubbliche. I soggetti obbligati sono suddivisi in due categorie principali:

Entità essenziali:

  • Energia (fornitura e distribuzione)
  • Trasporti (aerei, ferroviari, marittimi e stradali)
  • Settore bancario e infrastrutture dei mercati finanziari
  • Sanità
  • Servizi digitali e ICT
  • Fornitura e distribuzione di acqua potabile
  • Gestione delle acque reflue
  • Infrastrutture spaziali

Entità importanti:

  • Servizi postali e di spedizione
  • Settore alimentare
  • Produzione di dispositivi tecnologici e medicali
  • Industria chimica
  • Smaltimento dei rifiuti
  • Piattaforme digitali e social network
  • Centri di ricerca scientifica

Inoltre, anche le pubbliche amministrazioni centrali e locali sono direttamente coinvolte, considerando la loro rilevanza strategica.

Quali sono gli obblighi per le aziende?

La NIS2 stabilisce una serie di obblighi che le aziende devono rispettare per migliorare la loro sicurezza informatica e garantire una risposta tempestiva agli incidenti. Ecco i principali:

1. Misure di sicurezza obbligatorie

Le imprese devono adottare pratiche specifiche per prevenire, gestire e mitigare i rischi informatici:

  • Analisi e gestione dei rischi: Pianificare e implementare strategie di mitigazione.
  • Continuità operativa: Garantire la ripresa immediata delle attività in caso di attacco.
  • Protezione della catena di approvvigionamento: Assicurarsi che i fornitori rispettino standard di sicurezza elevati.
  • Crittografia e protezione dei dati: Introdurre tecnologie avanzate per salvaguardare le informazioni sensibili.
  • Formazione del personale: Promuovere una cultura della sicurezza informatica attraverso corsi obbligatori per dipendenti e dirigenti.

2. Notifica degli incidenti informatici

In caso di violazioni significative, le aziende devono notificare tempestivamente gli incidenti al CSIRT Italia (Computer Security Incident Response Team), che fa capo all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Il processo prevede:

  1. Una prima comunicazione entro 24 ore dall’identificazione dell’incidente.
  2. Aggiornamenti dettagliati entro 72 ore.
  3. Un rapporto completo entro un mese dall’evento.

3. Registrazione obbligatoria sulla piattaforma ACN

Le aziende devono registrarsi sulla piattaforma dell’ACN, operativa dal 1° dicembre 2024. Durante la registrazione, sarà necessario fornire informazioni dettagliate, tra cui:

  • Codici ATECO delle attività svolte.
  • Dimensione aziendale (piccola, media o grande impresa).
  • Titolo giuridico del rappresentante che effettua la registrazione.

Scadenze fondamentali

Ecco le principali tappe del processo di adeguamento alla NIS2:

  1. 1 dicembre 2024: Apertura della piattaforma per la registrazione.
  2. 17 gennaio 2025: Scadenza per fornitori di servizi digitali e ICT.
  3. 28 febbraio 2025: Termine ultimo per la registrazione generale.
  4. Gennaio 2026: Entrata in vigore dell’obbligo di notifica degli incidenti.
  5. Ottobre 2026: Scadenza per l’implementazione completa delle misure di sicurezza.

Il ruolo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

L’ACN è l’ente responsabile per l’attuazione della NIS2 in Italia. Oltre a supervisionare la registrazione delle aziende, l’Agenzia:

  • Fornisce linee guida operative.
  • Esegue ispezioni per verificare la conformità.
  • Gestisce il CSIRT Italia, il punto di riferimento per la gestione degli incidenti informatici.
  • Determina le sanzioni in caso di violazioni, con multe proporzionali alla gravità del mancato adempimento.

Conclusione: Una sfida, ma anche un’opportunità

La Direttiva NIS2 rappresenta un punto di svolta per la sicurezza digitale in Europa. Non è solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per le aziende di rafforzare la propria resilienza, proteggere i dati e migliorare la fiducia dei clienti nei servizi offerti. Il rispetto della NIS2 non è un semplice adempimento burocratico: è un investimento nel futuro del business digitale.

L’adeguamento richiede impegno, ma con una pianificazione accurata e il supporto delle istituzioni, le aziende possono trasformare questa sfida in un vantaggio competitivo.